E’ un asteroide della fascia principale, che ho studiato nel mese di agosto 2013, (quando si trovava in opposizione a 1.61 UA dalla terra, circa 240 milioni di Km.), segnalato nel sito MPC
http://www.minorplanet.info/PHP/call_OppLCDBQuery.php tra i target del periodo, in quanto sconosciuto sia il periodo di rotazione, che il diametro. Il pianetino chiamato Shimanto, con numero 3182, e’ stato scoperto nel 1984 dall’astronomo giapponese SEKI TSUTOMU (il nome Shimanto riprende quello di un fiume del territorio della citta’ di Kochi dove e’ nato lo scopritore).
Il periodo di rotazione ricavato dopo 11 sessioni osservative e’ di 2.99 h (ampiezza curva 0.26 mag), si tratta pertanto di un rotatore veloce. Fino ad oggi sono stati scoperti un numero limitato di asteroidi con periodo di rotazione inferiore a 2,20 ore, questo sembra essere il limite di rotazione, che se piu’ basso, porterebbe alla disgregazione degli asteroidi non monolitici. Al di sotto di questo limite di rotazione esistono pertanto solo asteroidi di dimensioni minori, in quanto non formati da materiali aggregati, ma essenzialmente monolitici. Sarebbe comunque opportuno seguire questo tipo di asteroidi, ovvero con periodo di rotazione elevato, perche’ statisticamente e’ fra questi che si trovano piu’ spesso asteroidi binari, dato che verosimilmente il satellite si e’ formato per distacco di materia dal primario, a causa dell’elevata velocita’ di rotazione dell’asteroide.
Utilizzando alternativamente i filtri fotometrici verde (Johnson) e rosso (Cousins), ho ottenuto, dalla media di 40 immagini, l’indice di colore V-R pari a 0.43, corrispondente ad un asteroide della classe M-Metallic, (Shevchenko e Lupishko 1998). Gli asteroidi di tipo M, hanno mediamente un albedo (percentuale di luce riflessa) pari a 0.17 (Shevchenko e Lupishko 1998), conoscendo l’albedo e la magnitudine assoluta (H) pari a 11.7 mag, (http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi#top), ho potuto risalire al diametro del pianetino, che nel caso specifico e’ risultato di circa 15 Km.
La ricerca (periodo rotazione) e’ stata pubblicata sul Minor Planet Bullettin (nr. 41-2 2014 pag. 85) http://www.minorplanet.info/MPB/MPB_41-2.pdf
Anche in questo caso, e’ stata ricavata la forma dell’asteroide “invertendo la curva di luce”, si ricorda che utilizzando una sola curva di luce la forma non puo’ essere assolutamente attendibile, e che pertanto eventualmente puo’ essere utile per visualizzare il rapporto tra gli assi che e’ risultato: A/B=1,19 A/C=0,84 B/C=0,70