Ho studiato questo asteroide, per piu’ di un mese (dal 12 gennaio, al 22 febbraio 2014), quando era in opposizione (con un angolo di fase prossimo a 0°), e si trovava ad una distanza dalla terra di circa 2.30 UA (342 milioni di Km.). Il pianetino, appartenente alla fascia principale degli asteroidi, era gia’ stato segnalato nel sito del Minor Planet Center http://www.minorplanet.info/PHP/call_OppLCDBQuery.php tra i target del periodo, in quanto non conosciuto il periodo di rotazione, mentre il diametro e la magnitudine assoluta erano note, rispettivamente di Km. 39.91 e 10.50 mag. http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=james%20bradley;orb=0;cov=0;log=0;cad=0#elem)
Il nome James Bradley, e’ stato assegnato, in onore al famoso astronomo inglese del settecento, (noto per aver effettuato studi sull’aberrazione e la velocita’ della luce), ed e’ stato scoperto nel 1982 dall’astronomo Bowell.
La curva di luce ha determinato un periodo di rotazione pari a 12.284+-0.001 ore, mentre dall’ampiezza della stessa si e’ potuto risalire al rapporto tra gli assi a/b che e’ risultato pari a 1.11
Anche per questo lavoro, nelle sessioni osservative, ho utilizzato alternativamente filtri fotometrici V Johnson e R Cousins, al fine di ottenere l’indice di colore (V-R), che e’ risultato (dalla media di 45 valori) pari a 0.39 mag. (con una deviazione standard di 0.06 mag). Cio’ corrisponderebbe ad una classe tassonomica di tipo C, asteroidi carboniosi, con basso albedo, nel caso specifico stimato in 0.08 (Shevchenko e Lupishko 1998). Il confronto tra l’albedo ricavato dall’indice di colore 0.08 e quello riportato in letteratura 0.09 (ricavato da indagini spettroscopiche e relativa riflettanza) e’ alquanto buono. Come detto precedentemente, il pianetino e’ stato studiato in un periodo molto favorevole, ovvero quando aveva un angolo di fase (angolo tra sole-asteroide-terra) molto basso (0.23° in data 29-01-2014), praticamente quasi in opposizione. La curva di fase ha stabilito una magnitudine assoluta m pari a 10.50+-0.12 e ad uno slope parameter G di 0.59+-0.32.
Conoscendo l’albedo (quantita’ di luce riflessa) pari 0.08 e la magnitudine assoluta (H) di 10.386 mag, ho potuto stimare il diametro del pianetino, che e’ risultato, (applicando la formula D=(1329/√p)*10^(0.2H), dove p=albedo geometrico, H=magnitudine assoluta), di circa 37.3 Km quindi in buona corrispondenza con quanto espresso in letteratura 39.91 Km
La ricerca (periodo di rotazione e stima del diametro) e’ stata pubblicata sul Minor Planet Bullettin (nr. 42-2 2015 pag. 140), http://www.minorplanet.info/MPB/MPB_42-2.pdf
In data 05-12-2019 grazie alle osservazioni fatte dalla rete di astrofili consociata ad Euraster http://www.euraster.net/results/index.html , (in base alle occultazioni ricavate dal passaggio dell’asteroide davanti alla stella 4UC537-034170), veniva ricavata la forma elissoidale dell’asteroide, dove l’asse maggiore e’ risultato essere di Km 38+-3.5 praticamente coincidente quanto ricavato nel 2014 dalle mie stime, (vedasi immagine sottostante)